“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, recita la poesia “Soldati” di Giuseppe Ungaretti.
Apriremo la puntata di oggi in cui parleremo di precarietà proprio con questa citazione.
La precarietà è l’espressione massima di un vissuto del tutto soggettivo che fa riferimento a un forte senso di inadeguatezza e a una sensazione di malessere.
Per gli agenti di commercio, un esempio su tutti emblematico dello stato di precarietà è il contratto di agenzia tanto promesso dall’azienda mandante e che non arriva mai!
Al concetto di precarietà si associa il concetto della fissità cognitiva, studiata dai teorici della Gestalt – una corrente psicologica sviluppatasi intorno agli anni Venti/Trenta del secolo scorso.
Spesso ci troviamo, senza rendercene conto, a confrontarci con uno stato di fissità cognitiva ovvero l’impossibilità di rimodulare e ristrutturare gli elementi presenti in un determinato contesto in modo da avere una “Gestalt” (ovvero una “forma”) diversa che possa permetterci di bypassare il problema e magari trovare la soluzione.
La Gestalt è strettamente connessa al concetto di insight, traducibile come “eureka” – “Ho trovato!”. L’insight ci permette di ridefinire gli elementi in maniera diversa uscendo dallo schema di fissità cognitiva che ci preclude la possibilità di rimetterli in un ordine differente e trovare una soluzione che sia la più idonea a quel contesto specifico.
Utilizzando questo metodo si può uscire dalla sensazione soffocante di precarietà!
Distaccandoci dalla filosofia e cercando un esito pratico, ad esempio quale via di fuga possiamo trovare alle difficoltà economiche? Ai problemi con i clienti o con la ditta mandante? Come raggiungiamo in maniera pratica il nostro “eureka” e usciamo dalla condizione o dalla sensazione di precarietà?
Ne parliamo in trasmissione alle 18:05 con Gianluca Bernasconi, mental & performance coach.