Zone gialle, zone arancioni e zone rosse ma il periodo è nero. Provvigioni tagliate del 50% senza preavviso, si può?
Obbiettivo Agenti |
05/11/2020
|
12:45
A partire da domani 6 novembre 2020, tornano le chiusure e le limitazioni agli spostamenti in base alla regione in cui si vive. L'Italia sarà divisa in tre zone, a seconda della criticità della situazione: rossa (alta criticità), arancione (media criticità) e gialla (bassa criticità).
Nella zona rossa rientrano le regioni Lombardia, Piemonte, Calabria, e Valle d'Aosta; in quella arancione la Puglia e la Sicilia. Nella zona gialla rientrano invece tutte le restanti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Veneto, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, le province autonome di Trento e Bolzano.
Per chi è in zona rossa e arancione, si assisterà a dei quasi totali lockdown e anche gli spostamenti lavorativi saranno limitati, a meno di comprovate esigenze. Come dimostrarle?
Ne parliamo oggi in puntata, alle 13:05, con gli avvocati Valerio Colapaoli e Lorenzo Bianchi.
Le nuove e più stringenti limitazioni hanno effetto anche sulle vendite degli agenti di commercio e sulle loro provvigioni che subiscono tagli importanti e senza preavviso. Le aziende lo possono fare?
Nella zona rossa rientrano le regioni Lombardia, Piemonte, Calabria, e Valle d'Aosta; in quella arancione la Puglia e la Sicilia. Nella zona gialla rientrano invece tutte le restanti regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Veneto, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, le province autonome di Trento e Bolzano.
Per chi è in zona rossa e arancione, si assisterà a dei quasi totali lockdown e anche gli spostamenti lavorativi saranno limitati, a meno di comprovate esigenze. Come dimostrarle?
Ne parliamo oggi in puntata, alle 13:05, con gli avvocati Valerio Colapaoli e Lorenzo Bianchi.
Le nuove e più stringenti limitazioni hanno effetto anche sulle vendite degli agenti di commercio e sulle loro provvigioni che subiscono tagli importanti e senza preavviso. Le aziende lo possono fare?
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