
Prima di finire in tribunale, trascinandoci un tuo agente di commercio o una tua mandante, anche se per ottime ragioni, ci sono alcune domande che bisognerebbe porsi e alcune considerazioni da fare. È, infatti, prudente e opportuno valutare la questione a tutto tondo e rendere minimo il margine lasciato a risvolti imprevisti.
1) Quanto è capiente la controparte? Una vittoria in tribunale significa ottenere indietro quanto, magari, sottratto da un agente che viene disdettato per giusta causa e verso cui si intenta un’azione legale per appropriazione indebita. Oppure, dal lato dell’agente, una vittoria in tribunale significherebbe avere finalmente le provvigioni spettanti non versate dalla mandante. Ma la mia controparte in che condizioni economiche versa? È davvero in grado di versarmi il tutto o questa disavventura legale mi porterà solo ulteriori grane e costi?
3) Dopo aver considerato quanto ci costerebbe una simile esperienza, abbiamo valutato attentamente quanto è importante il disagio provocatoci dal comportamento (che io giudico) illecito della controparte? La seconda e la terza domanda sono intimamente legate, perché, se i costi andassero ad annullare il mio presunto credito, immediatamente diverrebbe poco conveniente avventurarmi in un'aula di tribunale.
4) L'aula di tribunale, giusto! Dove andremo a litigare? La riflessione è d'obbligo, e una lettura del contratto può aiutarci, in quanto lì, solitamente nell'ultimo paragrafo, è indicato questo aspetto. Bisogna fare attenzione a chi stiamo citando in giudizio o a chi cita in giudizio, se un agente in ditta individuale oppure organizzato in forma di società di capitali (S.r.l. o S.p.A). Di solito il foro di competenza è quello del domicilio dell’agente, ma nel caso di società di capitali questa norma può essere derogata. Per questo, la risposta è nel contratto!
5) Il diritto che vantiamo è soggetto a decadenza e/o prescrizione? A distanza di qualche anno, se il diritto è decaduto, è come se non fosse mai esistito, e se è prescritto non sarà comunque esigibile.
6) Abbiamo qualche prova documentale dei fatti? Il rapporto di agenzia si ricostruisce nelle carte che produce, e se la controparte magari si è approfittata di me, io dal canto mio ho conservato tutta la documentazione che attesti e dimostri quanto successo.
7) Il rapporto con la controparte è già chiuso oppure siamo ancora in costanza di rapporto? Il rapporto di agenzia è basato sulla fiducia, e trovarsi uno di fronte all'altro in un'aula di tribunale sarebbe contraddittorio e minerebbe profondamente la relazione. Dunque è importante farsi un’ulteriore domanda: “quanto temiamo a questo mandato?”.
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