Per l’inserimento di un nuovo agente di commercio, soprattutto nel caso dei monomandatari, l’azienda spesso investe in corsi di formazione in aula a cui si sommano le spese di albergo e ristoro, il tutto a carico della mandante. Alla formazione in aula poi si aggiunge la formazione sul campo, con l’imprescindibile introduzione e affiancamento in zona del nuovo agente con ispettori e area manager.
Senza dubbio, quindi, un investimento non solo economico ma anche di tempo che l’azienda fa sui nuovi agenti di commercio e che sarà ampiamente ripagato dal loro lavoro e dagli ordini che faranno.
Ma se l’agente di commercio, concluso l’iter della formazione e dell’affiancamento, decidesse di non proseguire con l’incarico e abbandona il mandato di rappresentanza cosa succede? L’azienda può chiedere indietro un risarcimento per l’investimento non andato a buon fine?
Un nostro ascoltatore si trova proprio in una situazione di questo tipo, con un contratto da dover firmare che prevede una clausola risarcitoria in caso di abbandono nei primi tre mesi dell’attività. Agli ospiti in studio, gli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, chiederemo quindi se questa clausola è legalmente applicabile da parte della mandante.
Appuntamento alle 13:05 in diretta a Obbiettivo Agenti.