
Una domanda (apparentemente) insolita è arrivata alla redazione di Radio Agenti. Gigi, agente di commercio nostro ascoltatore, si trova in una situazione molto poco frequente, in cui la sua mandante è poco presente, non ha un ufficio marketing, non organizza riunioni ma solo un meeting all’anno per presentare i nuovi prodotti e non gli fornisce linee guida di vendita. E lui si chiede se ciò possa essere motivo di recesso dal contratto.
Con non poca perplessità affrontiamo oggi, a Obbiettivo Agenti in onda alle 13:05, questo nuovo caso partendo dal presupposto che di solito è il problema opposto ad affliggere gli agenti di commercio.
Ospite della trasmissione l’avvocato Lorenzo Bianchi, esperto in Diritto di Agenzia.
Il riassunto della puntata:
La domanda del nostro ascoltatore lascia in prima battuta perplessi sia l’avvocato Lorenzo Bianchi sia il conduttore di Obbiettivo Agenti: di solito, il problema opposto affligge l'agente: capo area insistenti e con il fiato sul collo, riunioni settimanali, linee guida stringenti e obbligate emanate da assillanti uffici marketing.
La situazione di Gigi, ad una prima e superficiale lettura, sembra paradisiaca, potendo, come afferma lui stesso, affidarsi solo ed esclusivamente alla sua fantasia per vendere e fatturare di più. Probabilmente però, se Gigi lamenta questo rapporto così poco palpabile, sente del potenziale inespresso, con un'azienda più assidua immagina che fatturerebbe di più.
L'avvocato Bianchi stronca però l'ipotesi di utilizzare questo aspetto come motivo di recesso. Effettivamente l'inadempimento, se è stato un inadempimento, tollerato per un certo lasso di tempo, non può essere utilizzato come motivo di risoluzione del contratto. Il problema è costituito dalla tolleranza, e a tal proposito il consulente ci offre un esempio al contrario, in cui in un contratto con un target di vendita, e in cui il target viene mancato per tre anni consecutivi, la mandante non può decidere improvvisamente che, al quarto tentativo fallito, il contratto di agenzia con l'agente debba essere risolto per giusta causa. Ha tollerato questo inadempimento per tre anni, e improvvisamente l'inadempimento non può diventare intollerabile.