L’agente di commercio commette un errore sull’ordine. Chi paga? Il cliente, l’azienda oppure l’agente stesso?

Può capitare per esempio di inviare un’offerta a un cliente con delle condizioni errate e di accorgersi troppo tardi dell’errore per rimediare. Questo comporta un grosso vantaggio economico per il cliente, ma un danno per l’azienda e anche per le provvigioni dell’agente.

L’azienda può rivalersi sull’agente, chiedendo il rimborso della perdita subita? Esistono eventualmente dei limiti massimi di richiesta di rimborso che la mandante può avanzare?

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