La storia racconta di molti prodotti di successo nati da fallimenti, che potremmo definire dei “fortunati incidenti”. È il caso del Post-it, ad esempio, il foglietto di carta che si può staccare e riattaccare più volte e su cui siamo soliti annotare le cose da ricordare. Il Post-it è nato da un progetto che avevao come obiettivo la creazione di un adesivo molto potente.
Un altro “fortunato incidente” si può definire la creazione del microonde. La possibilità di cuocere i cibi con le microonde è stata infatti un’altra scoperta casuale, di tale Percy Spencer: mentre cercava di realizzare un magnetron per apparati radar si rese conto che la tavoletta di cioccolata che aveva in tasca si era sciolta.
Vogliamo davvero chiamare il Post-it e il microonde dei fallimenti?
Se da un punto di vista pratico, come è stato per questi “fallimenti” storici, possiamo renderci conto che i risultati non erano quelli che volevamo ottenere, ma tutto sommato ne abbiamo ottenuti di altrettanto apprezzabili e fruibili, dal punto di vista personale si può pensare che, quasi inconsciamente, si è andati incontro al fallimento? Come se il mancato raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati in realtà fosse un po’ voluto perché, magari, non ne eravamo pienamente convinti? Per poi scoprire che si è comunque andati incontro a una vittoria, seppur diversa!
Ne parliamo alle 18:05 a Il Portafoglio con la dott.ssa Emanuela Mazza, coach professionista e formatrice.
