La sfera emotiva spesso ci fa fare delle scelte per nulla intelligenti e razionali e poco ha a che fare con l’intelligenza intellettuale, quella legata al QI per intenderci.
Negli anni Settanta, soprattutto in America, si è iniziato a studiare quello che spesso viene chiamato “secondo cervello”, cioè l’aspetto emotivo.
L’intelligenza emotiva risiede, infatti, nell’unica parte di cervello che non è controllata dal cervello razionale e si può definire come la capacità di controllare le proprie emozioni, di guidarle, di interagire meglio prima di tutto con se stessi e poi con gli altri, per comprenderli meglio.
Ci permette anche di vivere le situazioni positive e negative con maggior controllo e distacco.
L’intelligenza emotiva ci può tornare utile nella vendita?
Alle 18:05 ascoltiamo il parere di Gianfranco Diomedi, imprenditore e formatore da oltre 20 anni, ospite a Il Portafoglio.