Le cattive abitudini (dette anche abitudini disfunzionali) sono perlopiù legate a vizi e a comportamenti autolesionistici (bere troppo, fumare, non prendersi cura di sé, abusare del cibo, mangiarsi le unghie, guardare continuamente il cellulare, rispondere ai messaggi mentre si guida).
Se riscontriamo questi comportamenti o comportamenti simili in qualcun altro è bene, con estrema delicatezza, farglielo notare. Dobbiamo essere preparati anche a un atteggiamento fortemente ostile in base al grado di consapevolezza della persona a cui ci stiamo rivolgendo nei riguardi della cattiva abitudine che gli stiamo segnalando.
Ricordiamoci che qualcuno potrebbe trovarsi nella condizione di dover “rimproverare” a noi qualche cattiva abitudine, a questo punto saremo preparati su come accogliere questi appunti!
Un agente di commercio che trascorre gran parte della giornata da solo, che non ha colleghi come nel caso di un dipendente che lavora a stretto contatto con loro in un ufficio, che ha sì rapporti con i clienti ma si tratta pur sempre di appuntamenti con una durata limitata, come fa ad individuare autonomamente le sue cattive abitudini?
Ci spiega tutto in trasmissione la dott.ssa Eva Martini, formatrice, coach e consulente nell’ambito delle risorse umane.