L'agente di commercio, ovvero chi promuove, conclude affari, fa incassi, recupera crediti e... consegna merce! Esatto, a volte si occupa anche di consegnare la merce. Una prassi che nei mesi di lock down, con i disagi dovuti alla logistica, per alcuni si è andata consolidando.
È previsto dalla Legge un riconoscimento economico per questa ulteriore attività che spesso gli agenti di commercio si trovano a dover fare?
Alle 13:05 ascolta la puntata in onda sull’app di #RadioAgenti.
Ospiti in studio: gli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, esperti in Diritto di Agenzia.Il riassunto della puntata:
Da molto tempo, dal lontano 2017, l'azienda di Alberto garantisce al suo agente di essere in procinto di risolvere i suoi gravi problemi logistici. E Alberto nel frattempo consegna la merce per sopperire a questi disagi, per non perdere clienti e per aiutare la propria mandante. E i problemi logistici continuano ad esistere.
Cose simili sono accadute a molti e spesso durante il lock down e subito dopo. Gli agenti, per aiutare le proprie aziende, viste le evidenti difficoltà a far viaggiare i corrieri, si sono alle volte accollati l'onere anche del trasporto della merce.
I consulenti legali di Obbiettivo Agenti, gli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, partono da questa osservazione per leggere la vicenda di Alberto, che vorrebbe chiudere il rapporto o lanciare un ultimatum per segnalare la propria stanchezza. L'osservazione dei legali, però, non calza per Alberto. Il quale da ormai tre anni continua a svolgere una mansione per la quale non riceve compensi. Infatti, la provvigione è da intendersi omnicompensiva per tutte le attività previste nel contratto, o comunque collaterali e funzionali. Di certo, la consegna della merce non può essere considerata tale.
Chiunque si trovi in questa situazione, emersa durante l'emergenza sanitaria, potrebbe scrivere una mail alla mandante in cui ricordare di essersi sobbarcato un tale impegno in virtù delle difficoltà di allora, e di attendere il ristabilirsi della consuetudine a breve.
La redazione non sa se Alberto abbia scritto, magari tempo fa, qualcosa di simile. I legali lo sperano, poiché, in caso contrario, diventerebbe molto complicato andare a reclamare per qualcosa che ormai è diventato prassi consolidata, nell'arco di un intervallo di tempo non trascurabile – intervenendo anche, a breve, la prescrizione. A prescindere da cosa Alberto abbia, o meno, fatto in passato, questi ora potrebbe chiedere alla mandante di ricambiare quella che è stata la sua grande disponibilità. Quantomeno con un rimborso spese.