
Alessandro, un agente di commercio, ha consultato Obbiettivo Agenti sulla legittimità del comportamento della sua azienda in tema di resi: quando un cliente restituisce un prodotto, questa decurta le provvigioni del suo collaboratore, anche su ordini avanzati da un precedente collega.
È l’avvocato Lorenzo Bianchi, esperto in Diritto di Agenzia, a rispondere in trasmissione, in diretta alle 13:05.
Il riassunto della puntata:
In caso di reso di un prodotto, viene generata una nota di credito dal punto di vista fiscale: quando un affare viene eseguito in parte, sulla parte non eseguita all'agente spetta un compenso ridotto, che non può certo tradursi in una restituzione completa delle provvigioni.
Da analizzare, poi, quale sia la motivazione del reso in questione. Se il cliente ha ricevuto merce diversa da quella ordinata, o viziata o in ritardo, la responsabilità sarebbe completamente in capo alla preponente, essendo questo frutto di un suo errore. E a quel punto, in forza dell'articolo 1748 del Codice Civile, l'agente, privo di colpa, matura la relativa provvigione.
I consigli del legale sono improntati alla cautela. Dai dati forniti, Alessandro sembra aver subito un'ingiustizia, ma far intervenire subito un avvocato deteriorerebbe irrimediabilmente i rapporti, minandone la prosecuzione. Toni cordiali e richiesta di un colloquio, i suoi primi passi dovranno limitarsi a questo.