Stai per firmare un contratto di agenzia come agente di commercio per una nuova mandante oppure la tua vecchia azienda ti chiede di rivedere il contratto e firmarne uno aggiornato. A cosa è necessario fare attenzione per apporre una firma consapevole in calce a un nuovo mandato di agenzia?
Ecco una breve guida con 5 consigli operativi. Se ti restano dubbi su uno o più passaggi del contratto di agenzia che stai per firmare, contattaci per tutte le informazioni di carattere legale.
Ancora prima dei 5 consigli c’è un punto da non sottovalutare però, la cui centralità è tale da meritare la definizione di Punto zero.
Punto zero. La lettura del contratto, possibilmente nei giorni che precedono la firma
Potrebbe sembrare scontato rammentare la necessità di leggere quello che si firma. In un vecchio film si diceva: “Da fesso non passare, leggi prima di firmare”.
Vero è che, a volte, le mandanti mettono pressione agli agenti di commercio per firmare i contratti seduta stante e in una circostanza simile potrebbe non essere chiaro il contenuto di tutti i paragrafi del contratto, delle clausole e degli articoli di Legge.
È per questo che l'agente dovrebbe chiedere in anticipo una copia del mandato per leggere il tutto con attenzione e, se necessario, farsi assistere da un consulente legale per comprendere quanto risulti oscuro ed eventualmente proporre delle modifiche.
Le osservazioni che potreste avanzare leggendo quanto sopra sono arcinote: “Mi chiederebbero perché non mi fidi, e mi metterei subito in una cattiva luce”. Qui deve entrare in gioco la capacità di vendere, e di vendere la propria professionalità, in questo caso: un agente in grado di tutelare a pieno i propri interessi sarà quello più capace di difendere quelli dell'azienda nella difesa dei suoi, di interessi, nel momento opportuno.
Primo consiglio. Il contratto deve essere breve e chiaro
Il contratto di agenzia è tipizzato dal Codice Civile e da questo definito come un accordo con cui una delle due parti, dietro retribuzione, si impegna a concludere contratti per l'altra in una data zona. In questa breve frase, abbiamo tutti gli elementi costitutivi del mandato di agenzia, che quindi potrebbe essere descritto in una mezza pagina.
Fondamentale è l'inserimento dei dati delle due parti, la zona, il riferimento normativo, se al Codice Civile o agli Accordi Economici Collettivi.
Un contratto molto lungo potrebbe essere solo fonte di confusione e di interpretazioni fuorvianti, visto che la sua unica funzione è quella di fare chiarezza su diritti e doveri di azienda e agente, peraltro ampiamente chiariti e definiti dalla legge, senza necessità di aggiungere altro.
Secondo consiglio. La retribuzione deve essere sempre indicata
Nel definire il mandato di agenzia, abbiamo citato un elemento fondamentale: la retribuzione. È necessario chiarire un equivoco spesso sedimentato come un luogo comune nel mondo degli agenti di commercio: la retribuzione non deve essere necessariamente una percentuale provvigionale. La provvigione è solo una delle vesti che assume il compenso che spetta all'agente.
La retribuzione potrebbe consistere anche solo di un fisso mensile, in un rimborso spese più provvigioni, in anticipi provvigionali… È indispensabile quindi leggere con attenzione quanto riportato sul contratto e che, a volte, capita sia diverso da quanto stabilito a voce. Ecco che, ad esempio, un fisso mensile o un rimborso spese si trasformino su carta in un anticipo provvigionale che, al contrario dei primi due, è soggetto a conguaglio.
Non sono pochi gli agenti che si sono ritrovati a dover restituire importi non indifferenti, con l'aggravio di non percepire le agognate indennità.
Terzo consiglio. Deve essere chiaro cosa sia compreso nella retribuzione prospettata
Un agente di commercio deve valutare la retribuzione considerando tutti i compiti assegnati. Se è vero, infatti, che il compito dell'agente è quello di stipulare contratti per l'azienda nella zona data, nulla vieta di inserire altri compiti e mansioni, come quelli di curare il merchandising o l’incasso e il recupero crediti.
Sarebbe sicuramente corretto stabilire già in sede di firma del contratto un compenso ulteriore e specifico per le ulteriori richieste. Ma, di fronte ad un'unica percentuale provvigionale indicata, questa si considera onnicomprensiva di tutte le mansioni affidate, e non sarà possibile, per l'agente, reclamare qualcosa in seguito.
Se la necessità di procedere all'incasso presso i clienti, per esempio, emergesse a contratto già firmato, sarà cura dell'agente richiedere un apposito compenso per quell'inedito compito aggiuntivo assegnato.
Quarto consiglio. Richiedere una “fotografia” della zona
Solitamente, nel contratto, viene indicata la zona assegnata all'agente descrivendola geograficamente. Per esempio la Lombardia, il Lazio e così via. Tuttavia, l'agente non dovrebbe accontentarsi e dovrebbe chiedere altra documentazione quale un elenco clienti, un estratto conto del fatturato di questi ultimi, sia relativamente all'anno in corso che a quello precedente.
Questo, essenzialmente per tre motivi:
1) l'agente deve sapere se il mandato sarà per lui economicamente vantaggioso;
2) a fine mandato, l'agente sarà in grado di ricostruire il suo diritto all'indennità meritocratica, confrontando i risultati da lui messi a segno con l'andamento della zona prima del suo intervento;
3) laddove, durante il mandato, l'azienda sentisse la necessità di cambiare la zona assegnata, l'agente con questa documentazione potrà valutare l'entità della variazione contrattuale e decidere in merito.
Quinto consiglio. Il contratto deve indicare in maniera chiara la disciplina normativa applicata
Un mandato di agenzia può essere regolato dal Codice Civile o dagli Accordi Economici Collettivi (Commercio o Industria). Ecco, sarebbe fonte di maggior chiarezza indicare, esplicitamente, quale sia la norma di riferimento in quel determinato contratto.
Infatti, se è vero che ciò può essere desunto, è altrettanto innegabile che è più facile dire quale esso sia, con precisione. Durante il mandato, potrebbero sorgere delle questioni, delle controversie, che devono essere chiarite, in base a quanto la norma afferma. Per capire come comportarsi, tanto per citare un caso, nell'eventualità di una variazione contrattuale, per il preavviso o per le indennità di fine rapporto.
A questo punto, sarà certamente più chiaro perché il Punto zero sia così importante: leggere, con la giusta attenzione e accuratezza quanto scritto nel contratto di agenzia permette di chiarire esattamente la zona, la retribuzione, la normativa di riferimento e costituisce il miglior modo per tutelare i propri diritti. Cominciando dal primo momento e non correndo dopo ai ripari. Senza mai riuscirvi a pieno.