Chi è l’agente di commercio e che cosa fa?
È agente di commercio chiunque venga incaricato, da una o più aziende mandanti, di promuovere la conclusione dei contratti in una determinata zona. Si tratta di una figura ben definita, anche se spesso viene confusa: lavora nel commercio, ma non è un commerciante, in quanto non acquista e rivende merce, ma lavora affinché la vendita avvenga tra azienda e cliente. I riferimenti normativi e la definizione stessa di agente di commercio sono presenti nel Codice Civile e negli Accordi Economici Collettivi.
L'agente di commercio può essere monomandatario o plurimandatario. Il primo lavora in via esclusiva con un'unica azienda, mentre il secondo detiene contemporaneamente più mandati, di cui è stato investito da più di un'azienda. Non può essere, per sua natura, un lavoratore subordinato, ma un libero professionista, in grado di determinare, autonomamente, i propri orari, i propri spostamenti e le azioni da intraprendere, sempre nel rispetto delle indicazioni preventivamente fornite dall'azienda preponente.
La differenza tra un agente di commercio e un procacciatore
Il procacciatore di affari e l'agente di commercio sono inquadrati in Camera di Commercio con codici ATECO differenti.
Dal punto di vista civilistico, fanno essenzialmente lo stesso lavoro, solo che l'agente lo fa in maniera stabile e duratura, mentre il procacciatore può essere incaricato per un'unica vendita, di cui si renda intermediario.
Dal punto di vista fiscale, però, le differenze sono molte e sostanziali: l'agente di commercio beneficia di alcuni vantaggi, in termini di detraibilità e deducibilità, che sono preclusi al procacciatore.
Entrambe le figure devono essere iscritte in Enasarco.
La contribuzione Enasarco per gli agenti di commercio
Sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1938, Enasarco è l’Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio. Ogni azienda mandante è tenuta a segnalare l'inizio di un mandato all'Ente e a versare per i suoi agenti di commercio i contributi previdenziali in relazione alle provvigioni guadagnate, secondo aliquote ben definite, prestabilite dagli Accordi Economici Collettivi, e fino a dei massimali stabiliti sempre dal Regolamento dell’Ente.
La mandante è tenuta anche ad accantonare ogni anno una somma che confluisce nel Fondo Indennità di Risoluzione Rapporto (FIRR).
I requisiti per diventare agente di commercio
Esistono vari tipi di requisiti per potersi iscrivere alla Camera di Commercio territorialmente competente in base alla propria residenza e iniziare l’attività come agente di commercio.
Requisiti morali e di onorabilità
Salvo che non vi sia stata riabilitazione, non può svolgere l’attività di agente di commercio:
- chi è stato condannato per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, l’economia pubblica, l’industria ed il commercio
- chi è stato condannato per omicidio volontario, furto, rapina, estorsione, truffa, appropriazione indebita, ricettazione
- chi ha subito una condanna per ogni altro delitto non colposo per il quale sia prevista la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni.
Occorre sottolineare che il patteggiamento è considerato equiparato alla sentenza di condanna, e che il reato, se estinto, perde ogni suo effetto nell'inibire l'accesso alla professione.
La verifica di tali requisiti è effettuata tramite casellario giudiziario.
Sulla possibilità di richiedere la riabilitazione nel caso in cui tali requisiti morali siano stati persi, ascolta questa puntata.
Requisiti scolastici
Una volta accertato di possedere i requisiti morali, va considerato il proprio titolo di studio che può permettere l’accesso diretto alla professione.
Forniamo un elenco che non può essere considerato esaustivo, vista l'autonomia degli Istituti scolastici e universitari. L'importante è che siano indirizzi commerciali e/o economici, pertanto, anche se un certo titolo non fosse tra quelli previsti, si può fornire il Piano di Studio o il Piano dell'Offerta Formativa alla Camera di Commercio presso cui si richiede l'iscrizione per una valutazione.
- lauree triennali come Scienze Economiche, Scienze Giuridiche, Scienze dell'Amministrazione, Scienze della Comunicazione
- lauree specialistiche o magistrali, quindi quinquennali, come Giurisprudenza, Scienze dell'economia, Finanza, Scienze economico- aziendali, Scienze Statistiche.
- diplomi di maturità tecnica ad indirizzo commerciale, che diano la qualifica di ragioniere, perito commerciale, programmatore
- diplomi di maturità professionale che diano la qualifica di operatore turistico, operatore commerciale, analista contabile, segretario d'amministrazione
- diplomi di qualifica professionale che diano la qualifica di addetto agli uffici turistici, addetto alla segreteria d'azienda o d'albergo, addetto alla contabilità d'azienda.
Requisiti professionali
Se non si possiede un titolo di studio abilitante direttamente alla professione, esistono dei requisiti professionali ugualmente propedeutici alla professione.
In particolare, aver svolto almeno due anni, negli ultimi cinque e anche in forma non continuativa:
- attività di commercio purché svolta con qualifica di venditore piazzista oppure con mansioni riparametrabili, come al I o al II livello del contratto del commercio, oppure al VI o al VII livello di quello dell'industria
- attività di commercio o produzione con relativa attività di vendita o somministrazione in un'attività di cui si sia stato titolare, coadiutore o collaboratore familiare o socio lavorante iscritto all'INPS.
Incompatibilità con la professione di agente di commercio
Un dipendente subordinato non può accedere alla professione di agente di commercio, a meno che non sia un dipendente pubblico con un contratto di lavoro part time.
I corsi di abilitazione alla professione di agente di commercio
Nel caso in cui non si posseggano i requisiti scolastici e professionali per diventare subito agente di commercio, sarà possibile ottenerli attraverso la partecipazione a un corso di abilitazione alla professione. È importante che il corso sia riconosciuto dalla Regione e sia valido per l’iscrizione in Camera di Commercio.
I corsi per diventare agenti di commercio prevedono un numero di ore di lezioni da seguire che oscillano tra le 120 e le 130 ore, a seconda della Regione che li autorizza. L'obbligo di frequenza alle lezioni si traduce in un margine di assenze giustificate che non deve oltrepassare il 20% del totale. Al termine del corso, l’aspirante agente di commercio sosterrà un esame, davanti alla Commissione Regionale.
Se stai cercando un corso per diventare agente di commercio, Radio Agenti organizza corsi di abilitazione alla professione, a costi convenzionati con scuole private accreditate presso le Regioni di riferimento.
La frequenza e l’esame finale sono da remoto e proprio per questo i corsi possono essere seguiti da ogni parte d’Italia.
Tutte le info su Corsi per Agenti su www.corsiperagenti.it
--- © Riproduzione riservata