Un monomandatario può assumere e affiancare alla sua attività di agente di commercio un incarico di procacciamento d’affari? Eventualmente per prodotti e zone diversi rispetto a quelli inclusi nel contratto da monomandatario?
Per rispondere a questa domanda, dovremo prima di tutto riepilogare le peculiarità di un mandato da agente di commercio monomandatario. Ci aiuteranno gli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, esperti in Diritto di Agenzia.
Alle 13:05 ascolta la puntata in onda sull’app di #RadioAgenti.
Il riassunto della puntata:
Marco è un monomandatario per un'azienda leader nel settore cosmetica. Nel frattempo, però, per diversificare le sue entrate, ha pensato di assumere anche un incarico di procacciamento di affari, lavorando da casa in questo periodo in cui, reduce dal lock down causa Covid 19, è stato a casa per via della chiusura dei clienti.
Alla sua domanda se sia lecito o meno svolgere attività di procacciamento accanto a un’attività da agente monomandatario, il consulente legale di Obbiettivo Agenti, l'avvocato Lorenzo Bianchi, risponde di no.
Infatti, il monomandato si risolve in un unico incarico, prevede una prestazione esclusiva, che non permette di fare null'altro. Quindi, non solo non si può assumere un altro mandato, anche non in concorrenza, ma neanche un incarico di procacciamento – che poi nella pratica nella maggior parte dei casi coincide con l'agenzia – e nessun'altra attività imprenditoriale.
E schermare un'eventuale attività condotta alle spalle dell'azienda, oltre che contraria ai principi di lealtà, buona fede e trasparenza, sarebbe facilmente smascherabile, perché sarebbe evidente dal fatto che i numeri sequenziali delle fatture sarebbero incongruenti.