L'autovettura è, si ripete spesso dai microfoni di Obbiettivo Agenti, il bene strumentale più importante di un agente di commercio. Tanto che, altrettanto spesso, il consulente fiscale della trasmissione, il dottor Massimiliano Bellucci, lamenta le strette maglie della normativa sulla detraibilità del bene, che, a fronte di una spesa media richiesta di circa 40 mila euro, permette, oltre all'ammortamento di 5 anni, solo una detraibilità dell'80% del costo su un massimo di 25.822,24 €.
E quando una puntata assume un taglio fiscale, avvalendosi della presenza di Bellucci, le domande sull'automobile fioccano. C'è chi, come Luca, rottama l'auto che è stata incendiata. E che chiede conferma dei consigli del suo commercialista, che suggerisce un'autofattura. E poi ci sono Eugenio, Luigi, e così via.
Tutti i consigli sull’autofattura, come farla e il giusto importo da stabilire, alle 13:05 con il dott. Massimiliano Bellucci, ospite a Obbiettivo Agenti.
Il riassunto della puntata:
In puntata il dottor Bellucci si fa carico delle domande relative all’autovettura e comincia a illustrare le sue soluzioni. Al riguardo di Luca che deve rottamare l’auto perché andata a fuoco, il dott. Bellucci rammenta che ogni bene strumentale che entra nella sfera di impresa deve essere estromesso quando non ha più un utilizzo.
La soluzione dell'autofattura, a prezzo di mercato adeguato alle spese di riparazione, è corretta. L'agente, con la sua partita IVA, fatturerà dunque a sé stesso, al suo codice fiscale di persona fisica, facendo dunque passare l'automobile da uso impresa a uso personale. L'importo deve essere pari al valore di mercato, anche se il bene non verrà riparato. In questo contesto, Luca dovrà procurarsi un preventivo per il ripristino da parte di un'officina autorizzata, o, ancora meglio, della casa madre, produttrice del mezzo. Da qui, la differenza tra valore di mercato e spese di ripristino detta valore imponibile, che sarà oggetto dell'autofattura. E, a proposito del risarcimento dell'assicurazione – l'auto di Luca era coperta da una polizza a protezione da incendio e furto – si ottiene una plusvalenza dell'utile, perché si tratta di un rimborso; ovviamente, se il costo della riparazione si avvicinasse o equivalesse al valore dell'auto, allora si potrebbe emettere fattura pari a zero come imponibile, ma andrebbe comunque fatto. I consigli proposti si adattano a una impresa individuale, in caso di società la situazione cambia completamente.
Anche un altro ascoltatore, con un'automobile comprata da un anno a quasi 30 mila euro, con il motore guasto, chiede ragguagli. Ha ricevuto una valutazione di circa 6 mila euro, e ora vorrebbe autofatturarla, e acquistarne una nuova approfittando dell'ammortamento destinato agli agenti di commercio nel 2019, seppure per una breve porzione dell'anno. Questo è sicuramente possibile, conferma Bellucci, a patto di estromettere il vecchio veicolo autofatturandolo, con lo stesso procedimento illustrato per Luca.
Bellucci inoltre si esprime favorevolmente rispetto alle intenzioni di Massimiliano: l'agente vuole portare in detrazione due veicoli acquisiti con noleggio a lungo termine, per evitare i blocchi del traffico con targhe alterne, e in più una moto. Ciò sta nella facoltà di Massimiliano, in quanto il reddito di impresa non limita il numero di mezzi da utilizzare. Ma l'uso dovrà essere dimostrato, ammonisce l'esperto.
Rispondendo ad Eugenio, i costi del parcheggio si possono scaricare: il tagliando emesso dai parcometri può essere inserito in contabilità, tanto più che i macchinari di nuova generazione permettono l'inserimento della targa.
Luigi, dal canto suo, ha rottamato la sua auto presso un auto-demolitore. Chiede dunque all'esperto in studio se debba anche lui provvedere a chiedere i preventivi. La risposta è no, se ha demolito il mezzo il valore è pari a 0, ma sarà comunque opportuno estromettere il mezzo con un'autofattura. Se invece l'automobile viene data indietro a un concessionario per ottenere il contributo che viene erogato come sconto sull'acquisto di un nuovo modello? A quel punto, c'è una decisione da prendere: se si cede la vettura come privato, allora la si deve estromettere mediante autofattura in base alle spese di ripristino, ma se la si cede a un concessionario, e a quel punto verrà prodotto un contratto, in cui verrà reso esplicito il prezzo al quale l'automobile vecchia viene ritirata. Quel prezzo sarà oggetto della mia fatturazione.
L'ultima osservazione riguarda l'autofattura, che è una fattura elettronica come le altre, con la differenza che il destinatario è il nome dello stesso agente, con il suo codice fiscale e con i sette zeri che prevede la fatturazione ad un privato.