Stando alla lettura attuale, salvo precisazioni successive, il Decreto Cura Italia sembra voler curare tutte (o quasi) le partite iva, ma non quelle iscritte ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Gli agenti di commercio restano fuori dall'indennità di 600€ perché hanno la “colpa” di pagare Enasarco. Come se i loro versamenti Inps non contassero nulla!!! La beffa più grande è che un procacciatore con partita iva che non versa Enasarco ha diritto all’indennità di 600€!!!
L’art. 44 del Decreto Cura Italia (17 marzo 2020) dà una speranza agli agenti di commercio che rientrerebbero nel Fondo per il Reddito di Ultima Istanza nel limite di spesa di 300 milioni di euro per l’anno 2020. Entro 30 giorni saranno emanati ulteriori decreti per definire i criteri di priorità e le modalità di attribuzione.
Nel frattempo ieri (18 marzo 2020) il CDA Enasarco ha deliberato di stanziare gran parte dei contributi di norma previsti per le prestazioni assistenziali all’emergenza straordinaria del Coronavirus COVID-19.
In questo modo, dai precedenti 2.000.000€ già stanziati, si è passati a uno stanziamento totale di 8.420.000€. Restano attivi i contributi di “vera assistenza”, come il contributo per assistenza ai figli disabili, quello di nascita/adozione, maternità, assistenza personale permanente…
Ma come saranno distribuiti questi fondi? E a chi?
Di tutto questo e delle altre misure previste dal Decreto e che vanno incontro alle difficoltà degli agenti di commercio a causa dell’emergenza Coronavirus (dalla sospensione dei mutui a quella delle rate dei prestiti e dei leasing per l'attività, passando per la posticipazione dei versamenti) parleremo in diretta a partire dalle 13:05 a Obbiettivo Agenti.
In collegamento telefonico: il dott. Luca Gaburro, Segretario Generale della Federagenti e membro del CdA Enasarco, e il dott. Massimiliano Bellucci, consulente fiscale esperto in materia di agenti di commercio.