
Ispettori che fanno vendite e non girano l’ordine all’agente di zona.
È lecito? Come ci si deve comportare?
Approfondiremo in diretta alle 13:05, con la consulenza dell’avvocato Lorenzo Bianchi.
Il riassunto della puntata:
La risposta a questa domanda di norma è nel contratto di agenzia sia del capo area sia dell’agente di commercio. In realtà, nella pratica e nei contratti si vedono sovente dei casi in cui l’agente è sia capo area, coordinatore e agente generale sia agente diretto di zona. Quindi svolge contestualmente la duplice attività di coordinamento della rete in una determinata zona e di conclusione dell’ordine con il cliente quindi questo soggetto viene retribuito sia per l’attività di coordinamento sia per la vendita diretta eseguita.
Va comunque sempre ricordato che, se nel contratto di agenzia sussiste esclusiva e non viene eliminato il diritto alla provvigione indiretta, tutto quello che succede in quella zona va riconosciuto all’agente titolare.
L’art. 1748 secondo comma recita infatti: “L’agente ha diritto alla provvigione per affari conclusi direttamente dal mandante nella sua zona o presso clienti a lui riservati, salvo patto contrario”. In questo caso chiunque vendesse in quella zona, ispettore o legale rappresentante che sia, le provvigioni vanno riconosciute all’agente titolare di zona.
Quando ci troviamo di fronte al caso esposto nella domanda, è sempre bene per un agente di commercio domandarsi il perché l’ispettore si comporti in quel modo: vuole minare la sua credibilità? Vuole sostituirsi progressivamente a lui?