
CLIENTE: “Dopo la tua visita l’azienda mi ha mandato un questionario!”
AGENTE DI COMMERCIO: “A che proposito?”
CLIENTE: “L'azienda chiede se voglio comprare direttamente da loro e con una app!”
La mandante sta cercando di farti le scarpe, far diventare i clienti direzionali ed eliminare la rete vendita? Come capire se è davvero così e tutelarsi?
Alle 13:05 ascolta la puntata in onda sull’app di #RadioAgenti.
Ospiti in studio: gli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, esperti in Diritto di Agenzia.
Il riassunto della puntata:
Arriva la classica soffiata da un cliente che avvisa l’agente di commercio di un contatto da parte dell’azienda, dopo la sua visita. La mandante chiede al cliente l’autorizzazione a inviargli un questionario in cui gli chiede se è disposto a comprare direttamente da loro e tramite un app.
L’agente di commercio trae delle conclusioni che, forse, a detta degli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, potrebbero essere precipitose. L'agente si sente scavalcato, crede che un piano architettato dall'azienda stia tentando di esautorare la rete vendita. Improvvisamente, vede i suoi guadagni futuri sfumare.
Il consiglio che viene formulato è, come spesso accade, votato alla prudenza e, perché no, alla fiducia. Infatti, Manuela - la nostra ascoltatrice - dovrebbe chiedere un confronto con l'azienda, per sondare le ragioni dell'iniziativa.
L'azienda potrebbe aver disposto, infatti, semplicemente un piano alternativo a fronte di un peggioramento dell'emergenza sanitaria e dell'inasprimento delle restrizioni decise dal Governo. O potrebbe essere disposta a pagare le provvigioni indirette su quegli affari che verranno conclusi un domani.
In sostanza, la prova che i principi di lealtà, buona fede e trasparenza su cui ruota il rapporto di agenzia non sussiste, anche se questa ipotesi non può certo essere scartata a priori. Un colloquio chiarificatore saprà dire di più.