Per la chiusura di un contratto di vendita, l’azienda mandante ha voluto che intervenisse anche un suo consulente con lo scopo di appoggiare l’agente di commercio in quello specifico lavoro.
Il risultato? L’agente di commercio si ritrova, inaspettatamente, la provvigione ridotta del 50%. L’altra metà, infatti, sarà destinata al compenso del consulente.
Il cliente è stato portato dall’agente di commercio e il consulente è intervenuto soltanto in una seconda fase, ma – malgrado questo – l’azienda, senza alcun preavviso, decurterà la provvigione dell’agente.
Tutto questo è corretto? Esistono delle norme specifiche che regolano il riconoscimento delle provvigioni nel caso in cui ci siano più persone che intervengano per la chiusura di un contratto? L’eventuale ripartizione deve essere concordata prima con l’agente di commercio?
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Ospiti in studio: gli avvocati Lorenzo Bianchi e Valerio Colapaoli, esperti in Diritto di Agenzia.