Ma a quando i mandati di agenzia sono assegnati a delle società costituite da agenti cosa succede alle indennità di fine rapporto, nel caso in cui gli stessi agenti andassero in pensione? E se la società avesse una data di termine indicata nell'atto notarile di formazione, come regolarci?
Alle 13:05 risponde in trasmissione l'avvocato Lorenzo Bianchi, esperto in Diritto di Agenzia.
Il riassunto della puntata:
Le indennità di clientela, secondo i Contratti Collettivi sia Industria sia Commercio, sono sempre dovute quando il rapporto cessa per il raggiungimento della pensione INPS o Enasarco.
Allo stesso modo il Codice Civile, nell'articolo 1751, ci dice che questo diritto sussiste quando il rapporto cessa per raggiunti limiti di età, senza nemmeno citare il pensionamento, e associando lo stesso diritto all'eventualità di una malattia.
E quando i mandati di agenzia sono assegnati a delle società costituite da agenti? Sappiamo bene che le società non vanno in pensione, ma nel caso in cui una avesse una data di termine indicata nell'atto notarile di formazione, come regolarci?
I mandati di agenzia, quando sono assegnati ad una società, stabiliscono l'ipotesi della liquidazione e chiusura della società, di mutamento della compagine, e in questi casi cessa immediatamente il rapporto.
E anche laddove la società scadesse, finisse in una determinata data prestabilita, il meccanismo dell'attribuzione delle indennità di clientela non potrà mai essere analogo a quello delle persone fisiche.