Quanto viaggiano gli agenti di commercio? Tantissimo, soprattutto se la loro zona comprende Stati esteri. I viaggi, con i biglietti aerei, di navi, di traghetti, di treni, comportano spese piuttosto pesanti, che gli agenti di commercio vorrebbero portare in detrazione e deduzione.
- Quando è possibile?
- In che misura?
- E come dimostrare all’Agenzia delle Entrate l’inerenza del costo sostenuto?
Alle 13:05 ascolta la puntata in onda sull’app di #RadioAgenti.
Ospite in studio: il dott. Massimiliano Bellucci, consulente fiscale esperto in materia di agenti di commercio
Il riassunto della puntata:
Quanto viaggiano gli agenti di commercio? Tantissimo, soprattutto se la loro zona comprende Stati esteri. I viaggi, con i biglietti aerei, di navi, di traghetti, di treni, comportano spese piuttosto pesanti, che gli agenti di commercio vorrebbero portare in detrazione e deduzione.
È il caso di Lina, ascoltatrice di #RadioAgenti che ha scritto alla redazione, che viaggia spesso con destinazione Repubblica Dominicana. Se la sua zona, così come indicata dal contratto, comprende questa nazione caraibica, allora lei potrà portare in deduzione le spese di aereo, di alberghi, di ristoro che sono state necessarie per raggiungerla. E avrà modo di provare la bontà di quanto affermato di fronte a qualsiasi richiesta di approfondimento da parte di Agenzia delle Entrate.
Più delicata la situazione di Iacopo, un altro ascoltatore, la cui zona comprende la bellissima isola di Ponza. Quest'ultimo teme che eventuali fatture “estive” possano essere in futuro contestate: come dimostrare che, in un luogo simile, lui abbia davvero lavorato, a luglio? Ebbene, il viaggio in traghetto, e tutto ciò che viene speso funzionalmente al proprio lavoro, sarà da dedurre.
Tuttavia, la situazione impone prudenza. L'arrivo il giorno prima rispetto all'incontro con il cliente, oppure il biglietto di ritorno prenotato per il giorno dopo non desterà particolare attenzione da parte dei funzionari preposti al controllo. Diverso il caso in cui Iacopo decidesse di portare con sé la famiglia, oppure decidesse di alloggiare in un albergo lussuoso magari dotato di SPA per alcuni giorni in più del necessario.
Il criterio da applicare per comprendere se una certa spesa sia destinata alla deduzione è sempre quello dell'inerenza. E quindi occorre chiedersi se quella spesa sia servita, in maniera inequivocabile, a produrre reddito, e se questa sia economicamente coerente, ovvero non abbia comportato un esborso sproporzionato rispetto alla finalità e al reddito.