Nella puntata di oggi, il caso di un agente di commercio monomandatario che ha da poco sottoscritto un mandato con una nuova azienda, salvo rendersi conto della mancata chiusura del precedente rapporto presso Enasarco.
Non solo: da una lettura attenta di quel vecchio contratto, l'agente si è reso conto di una clausola che lo impegna in un patto di non concorrenza per sei mesi dalla cessazione. A questo punto, vorrebbe comunicare la disdetta alla nuova azienda, e chiede alla redazione un consiglio su come agire.
Noi giriamo la domanda all’avvocato Lorenzo Bianchi, esperto in Diritto di Agenzia, ospite della trasmissione di oggi.
Il riassunto della puntata:
La risposta dell’avvocato Lorenzo Bianchi:
Essendo lui un agente monomandatario, se l'azienda non comunica la cessazione ad Enasarco, l'ente non sblocca la sua posizione. La chiusura e l'apertura di una posizione sono obblighi dell'azienda (se non assolti la espongono anche a delle sanzioni); tuttavia, da regolamento dell'ente anche l'agente può inviare la relativa comunicazione, che poi viene girata all'azienda per conferma.
A questo punto, per liberarsi di questo nuovo mandato che lo può esporre alla violazione del patto a cui è tenuto visto il precedente rapporto, l'ascoltatore dovrebbe chiedere all'azienda di annullare il contratto; se quest'ultima non fosse disponibile a farlo, una via d'uscita potrebbe essere rappresentata da una disdetta in regime di prova, quindi senza essere soggetto a preavviso.
In questo modo, non risolverebbe comunque tutti i suoi problemi, perché rimarrebbe il nodo con la vecchia mandante.
È per questo che è sempre opportuno, prima di firmare un nuovo contratto di agenzia, leggere con attenzione tutto quanto è riportato per evitare di trovarsi con patti di concorrenza, a volte anche lunghi 2 anni, da rispettare!